Gens di patrizi romani, cui la leggenda, specie in epoca di Cesare e di
Augusto, attribuisce una diretta discendenza da Iulo, figlio di Enea, a sostegno
della tesi che vuole i Romani eredi dei Troiani. Alla diffusione della leggenda
contribuì Virgilio con l'
Eneide. La
g.J. era illustre a
Roma già nel I sec. a.C.: dopo un lungo periodo di oscurità,
appare, nel 208 a.C., pretore in Sicilia, un Sesto Giulio Cesare, il cui padre
fu probabilmente il primo ad adottare il cognome di Cesare. I capostipiti
appartennero probabilmente a quel gruppo di famiglie che Tullo Ostilio
trasferì da Alba Longa a Roma. Dopo la distruzione di Alba Longa, i
superstiti ne trasferirono le tradizioni nel centro di Bovillae, sulla via
Appia, undici chilometri da Roma. Nel 16 d.C. Tiberio vi fece erigere un tempio
ad Augusto, del quale restano scarse vestigia presso le Frattocchie. I sacerdoti
di quel tempio si chiamavano
Augustales bovillenses.